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La tendenza è quindi al ribasso grazie alla forte concorrenza in atto, e non è da escludere che questa tendenza possa essere importata anche in Europa in tempi brevi, dove le vendite hanno bisogno di una spinta a causa dalla difficile situazione economica evidenziata da tutti i produttori di computer nelle ultime trimestrali. A favorire questa tendenza è stata in primis Apple, che con l'annuncio dell'iPad di terza generazione ha portato il prezzo dell'iPad 2 a 399 dollari, facendo pressione sui concorrenti.

Il Kindle Fire è stata la dimostrazione palese, se ce ne fosse stato bisogno, che il prezzo basso è il fattore principale per attirare i consumatori ad acquistare prodotti concorrenti dell'iPad, infatti i prodotti di fascia bassa hanno venduto bene, anche se l'ondata di entusiasmo si è chiusa con periodo natalizio. Ora non resta che attendere i tablet conformi alla piattaforma di riferimento Kai promossa da Nvidia, che da tempo sta spingendo per un abbassamento dei prezzi e ritiene che il suo prodotto possa portare alla fabbricazione di sistemi da 199 dollari.

In questa direzione si muove anche l'atteso tablet di Google, il Nexus 7, che dovrebbe essere prodotto da Asus e dovrebbe offrire display da 7 pollici da 1280 x 800 punti, sistema operativo Android Ice Cream Sandwich e Tegra 3. È atteso in commercio entro la fine di quest'anno.

Insieme le due grandi duellanti si accaparrano poco meno della metà della domanda mondiale di smartphone. L’ex numero uno Nokia, invece, è di nuovo fuori dalle prime cinque posizioni del ranking. Negativo il bilancio trimestrale anche per Research in Motion e Htc. La casa canadese ha visto scendere nel trimestre le vendite dei suoi BlackBerry del 38,4% a 7,3 milioni di unità e la propria quota di mercato al 4,2%; quella taiwanese ha registrato un calo a volumi anno su anno del 36,1%, chiudendo a 8,4 milioni di pezzi spediti e una share del 4,8%.

Secondo il quotidiano taiwanese infatti gli altri produttori di notebook hanno registrato un calo combinato pari al 4 per cento. Bollino nero per Asus, che nonostante l'annuncio di un alto numero di prodotti con Windows 8 si è rivelato il peggiore performer. Le prestazioni di Acer sono invece rimaste invariate.

Ad Apple va riconosciuto che il MacBook Air è il primo prodotto fra quelli oggi in circolazione ad avere adottato questa soluzione per unire design e funzionalità. L'idea è stata buona è da riconoscere, tanto che potenzialmente tutti gli ultrabook in circolazione violerebbero il brevetto della casa di Cupertino. Ci sono rare eccezioni, come per esempio il Folio 13 e quasi tutti gli ultrabook HP, ma si tratta di casi isolati. Per il resto i vari Asus Zenbook, Acer Aspire, Dell XPS, Samsung Serie 5 e via dicendo potrebbero scomparire.

Stando alle prime analisi degli esperti in materia sembra che l'unica a cosa a cui gli accusati potrebbero appellarsi è un caso di prior part, relativo al Vaio X505, un ultrasottile che Sony annunciò nel 2004, che ha una forma che ricorda sia il MacBook Air sia gli odierni ultrabook.

Intanto il giudice Richard A. Posner ha annullato il processo di infrazione indetto da Apple contro Motorola perché nessuna delle due parti è stata in grado di "dimostrare di avere subito danni". La causa era importante in quanto era il primo scontro diretto fra Apple e Google da quando Motorola è stata acquisita. Motorola sosteneva che Apple avesse violato alcune delle sue tecnologie wireless, mentre Apple affermava che la concorrente violava alcuni dei suoi brevetti chiave relativi ai dispositivi iOS.

L'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google ha incassato anche l'ok della Cina, quindi l'affare è del tutto chiuso, a quasi un anno dall'annuncio dell'accordo. Le autorità di regolamentazione cinesi hanno però posto una condizione vincolante a Google: Android deve rimanere open source almeno per cinque anni.La Cina ha approvato l'acquisizione di Motorola. Ma Android deve rimanere open source per cinque anni

L'informazione è riferita da varie fonti fra cui anche Cnet, secondo cui oltre la grande muraglia si pretende la certezza che il sistema operativo di Google non diventerà un'esclusiva dei terminali Motorola. La preoccupazione è comprensibile, considerato che secondo stime recenti Android detiene il 69 per cento di quote di mercato in Cina. Se Google continuerà a cedere in licenza gratuita il sistema a tutti i concorrenti Motorola come ha fatto fino ad oggi non ci sarà alcuna contestazione alla sua proprietà.

Di dubbi a riguardo ce n'erano pochi: quando annunciò l'acquisizione lo scorso ferragosto Larry Page precisò fin da subito che "ci auguriamo che i partner hardware che hanno contribuito al successo di Android continuino a lavorare con noi [...] Abbiamo costruito Android come piattaforma open-source e rimarrà così." Nonostate le dichiarazioni d'intento, tuttavia, più di una casa produttrice aveva dato segnali di nervosismo, riassunti dall'analista di Gartner Michael Gartenberg che dichiarò a Cnet: "Non c'è dubbio che Motorola sia favorita. Se io fossi un produttore di terze parti, avrei qualche preoccupazione concreta."

È innegabile che Google possa avere pensato di integrare in esclusiva i propri software e servizi con l'hardware Motorola, cercando di imitare il modello di Apple con gli iPhone, ma in quasi un anno non l'ha fatto e il motivo è semplice: Android domina il mercato sommando le quote di tutti i produttori Android messi insieme. Samsung fra l'altro è il produttore che vende di più, allo stato attuale delle cose se Google dovesse affidarsi solo a Motorola sarebbe al livello di Windows Phone.

La frammentazione di Android è senza dubbio una preoccupazione a cui un eventuale accordo in esclusiva con Motorola potrebbe mettere fine, ma è più logico pensare che Page e soci troveranno altri modi più intelligenti per risolvere i problemi piuttosto che dare il benservito a una gallina dalle uova d'oro come Samsung. Le preoccupazioni cinesi sembrano quindi esagerate, ma a Pechino, evidentemente, non vogliono correre rischi.

Per quanto riguarda, invece, gli annunci in ambito mobile, in evidenza ci sono nuovi prodotti, servizi e partnership. Entro la fine dell’anno il servizio Horizon View Desktop-as-a-Service sarà fruibile attraverso VMware vCloud Hybrid Service, con l’intento di offrire alle aziende una piattaforma comune per estendere il desktop e il data center fino al cloud. Il medesimo Horizon View Desktop-as-a-Service è, inoltre, disponibile già da ora attraverso i vCloud Partners.

Altra novità è Horizon Workspace 1.5, una soluzione di gestione mobile altamente integrata che combina dati, applicazioni e desktop in un singolo ambiente di lavoro. In questa nuova versione, il programma presenta ora un’interfaccia di gestione unica che supporta i dispositivi Android, insieme a tutte le altri componenti dell’ambiente di lavoro, e che si integra in VMware Horizon Mobile.

L'analista di Insight 64, Nathan Brookwood, precisa che "non conosco nessuno che sta facendo qualcosa con chip AMD e Android". Insomma la notizia è da prendere con cautela.Il loro primato è la leggerezza, ma le caratteristiche interessanti sono anche altre. Sony ha presentato due nuovi modelli della gamma Vaio, Vaio Pro 11 e Vaio Pro 13, come gli ultrabook più leggeri al mondo: 870 grammi per il Pc da 11 pollici e un chilo per quello da 13. Esibiti in questi giorni al Computex di Taipei, per ridurre al massimo il peso montano uno chassis rivestito in fibra di carbonio, mentre il poggiapolsi e il piano d’appoggio della tastiera sono in lega di alluminio.

Quanto ai produttori concorrenti, i più grandi si sono già mossi per differenziarsi: HTC, LG, Sony e Samsung hanno creato piattaforme di servizi proprietari, personalizzazioni anche forti dell'interfaccia e una discreta varietà di funzionalità. Tutto questo non risolve il problema della frammentazione, ma assicura lunga vita ai telefoni Android prodotti da tutti i concorrenti di Motorola. In ogni caso il problema non si porrà almeno per cinque anni, poi chissà.

“TP Vision – ha detto in manager in una nota - si pone in continuità con la decennale presenza di Philips nel settore dei TV in Italia e si impegna a proseguire la stretta collaborazione con i partner per il mercato retail. Abbiamo già ricevuto commenti molto positivi sulla nascita della nuova società da parte di diversi stakeholder. Con una precisa focalizzazione sul mercato dei Tv siamo in grado di offrire ai consumatori un portafoglio di prodotti all’avanguardia e con un’ampia possibilità di scelta: dai piccoli ai grandi schermi, dai dispositivi con prezzi contenuti fino alle Tv d’alta gamma. Il nostro punto di forza è rappresentato da una consolidata presenza nel segmento delle Smart TV in rapida crescita e il nostro obiettivo è crescere la nostra quota di mercato per essere uno dei brand leader nel mercato italiano”.


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