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29/4/2017 - Batteria per PC portatile Asus A32-M50

Sul piano tecnologico i netbook in un primo momento hanno utilizzato hardware di recupero: per mesi Asus ha avuto a propria disposizione processore Intel Celeron e chipset utilizzati sui netbook in precedenti versioni della piattaforma Intel. La situazione è poi radicalmente migliorata nel momento in cui Intel ha presentato le cpu Atom e successivamente le prime piattaforme dedicate ai netbook: le cpu dual core e altre ottimizzazioni hanno portato a una miglior usabilità dei prodotti con importanti miglioramenti sul fronte dell'autonomia di funzionamento, anche se questo delicato aspetto è fortemente influenzato dal design scelto dal produttore (display) e dalle caratteristiche delle batterie utilizzate.Negli ultimi mesi ci sono state alcune novità in questo settore che per lungo tempo è rimasto pressoché immutato: Intel ha presentato la propria nuova piattaforma Cedar Trail mentre AMD ha rinnovato la piattaforma Brazos. Dal lancio alla reale disponibilità dei prodotti è passato del tempo e finalmente abbiamo a disposizione alcuni sample di prodotto basati su tecnologia Intel e AMD. La tabella seguente offre un quadro di massima dedicato ai tre modelli di cui parleremo nelle prossime pagine.

Si tratta quindi di tre modelli molto differenti tra loro: la soluzione con Brazos ha un display più ampio e caratteristiche differenti in termini di hardware e anche di dimensioni della batteria. I due EeePC basati su piattaforma Intel sono invece molto più compatti, con caratteristiche hardware più limitate e destinati anche a un segmento di prezzo inferiore. Sul fronte delle prestazioni rimane il solito e ormai consolidato livello offerto dai netbook: adatto a un utilizzo mobile generico e senza eccessive pretese, soprattutto sul piano multimediale anche se in quest'ultimo ambito il modello con AMD Brazos dovrebbe offrire qualcosa di più. Questo inizio di 2012 è stato un periodo sicuramente molto importante per quanto riguarda una delle compagnie asiatiche più importanti a livello mondiale in campo mobile, che, trovatasi per scelta ad affrontare una nuova avventura, doveva dare segnali incoraggianti per quanto riguarda il futuro. Stiamo parlando ovviamente di Sony, per cui il 2011 è culminato con il definitivo distacco dalla compagna di viaggio Ericsson, con cui ormai da anni condivideva il nome di uno dei brand mobile più rappresentativi e noti.

Nel corso dell'ultimo Mobile World Congress, il colosso nipponico, ormai definitivamente separato dal partner Ericsson, ha così presentato alcune nuove soluzioni della propria serie Xperia, fratelli minori del già noto Xperia S, visto per la prima volta in occasione del CES di Las Vegas dello scorso gennaio. Le soluzioni in questione si posizionano rispettivamente al livello medio e medio/basso della gamma Sony e prendono il nome di Xperia P e Xperia U.Xperia P è caratterizzata da una scheda tecnica molto simile a quella di Xperia S, così come il design che, salvo alcuni particolari, rispecchia integralmente quello del fratello maggiore, con le uniche differenze da ricercare nelle dimensioni complessive della soluzione. Ci troviamo di fronte a un prodotto offerto al pubblico ad un prezzo di circa 350 euro, una cifra più che ragionavole considerate, appunto, le voci della scheda tecnica e il posizionamento nella nuova gamma prodotti Sony.Ma non è di Xperia P che vogliamo parlare in questa recensione. L'oggetto della nostra discussione è infatti il nuovo Xperia U, un terminale dalle dimensioni ridotte e venduto ad un prezzo abbastanza contenuto, che porta però in dote delle specifiche di tutto rispetto, soprattutto considerato quanto offerto allo stesso prezzo dalla concorrenza.

Il "piccolo" di casa, Sony si difende infatti molto bene sotto diversi punti di vista, a partire da due delle caratteristiche che si stanno rivelando tra le più importanti da prendere in considerazione per quanto riguarda la scelta di uno smartphone, ovvero il processore e il display. Ci troviamo infatti di fronte a un terminale che, seppur appartenga a una fascia di prezzo non certo esagerata, porta in dote un processore dual-core a 1 Ghz di frequenza operativa e un display di dimensioni contenute ma dotato della tecnologia Mobile BRAVIA Engine che ha tanto ben figurato a bordo di soluzioni passate come Xperia Arc.Qui di seguito riportiamo una tabella in cui riassumiamo le principali caratteristiche tecniche della soluzione. Nel caso in cui possibile le voci sono riportate riferendosi al sito ufficiale del produttore.Correva l'autunno del 2006 quando per la prima volta si è sentito parlare di AMD Fusion, un concetto di piattaforma che ha visto la luce solo 5 anni dopo, ma che anticipava di molto un trend cavalcato in seguito da tutti i player del settore. Con Fusion, infatti, AMD indica la macro-famiglia di soluzioni APU (Accelerated Processing Unit) in grado di incorporare nello stesso silicio sia la CPU che la GPU.

A prescindere dal nome dato dalle singole aziende a una soluzione di questo tipo, è innegabile che AMD abbia avuto l'occhio lungo in tempi non sospetti. La gamma Fusion si articola in differenti soluzioni, ma quella di cui parleremo è la cosiddetta Brazos 2.0, annunciata ieri presso il Computex di Taipei. Anche qui una premessa: all'interno della macro-famiglia Fusion, Brazos è il nome in codice della piattaforma a basso consumo per notebook low price, netbook e simili, che giunge oggi sul mercato con un aggiornamento a livello di funzionalità, pur mantenendo l'architettura di base e spostando il alto il target (non più netbook, per i quali sopravvive la precedente generazione).Queste piattaforme non devono essere viste come marginali, o poco interessanti perché vanno a posizionarsi lontane, a livello prestazionale, da quelle sicuramente più performanti di desktop e notebook tradizionali. In un periodo di crisi (mondo occidentale), così come nei paesi emergenti, i sistemi con un prezzo finale al di sotto dei 500 Dollari USA rappresenteranno il 30% del totale del mercato nel corso del 2012, con margini di aumento in termini di market share per gli anni a venire.

Questa tipologia di prodotti nasce per scopi ben precisi, ovvero offrire quello che AMD, durante la conferenza, ha definito come un Entry Level Essential PC, in grado di garantire esperienze soddisfacenti in termini di navigazione internet, fruizione video in streaming e email, il tutto con una durata della batteria (nei sistemi portatili, ovvio), che si posizioni su livelli elevati, grazie anche al basso consumo delle APU integrate, senza compromessi in termini di connettività. L'utenza media è più che soddisfatta di questo tipo di utilizzo del proprio PC, senza avvertire la necessità di qualcosa in più.Nella tarda serata del 3 giugno Intel ha ufficialmente annunciato una nuova serie di processori della famiglia Ivy Bridge, costruiti pertanto con tecnologia produttiva a 22 nanometri, tanto per sistemi desktop come per quelli notebook. Le nuove CPU si affiancano ai modelli introdotti sul mercato ad aprile al momento del lancio ufficiale della nuova architettura; alcune versioni sono complementari a quelle già sul mercato mentre altre rappresentano una vera e propria novità.

E' il caso in particolare delle soluzioni per sistemi portatili, sino ad ora disponibili con architettura Ivy Bridge unicamente in declinazioni quad core con valori di TDP variabili da 45 Watt sino a 55 Watt. Nel listino dei processori Intel compaiono ora processori Core i7 e Core i5 con architettura dual core e TDP di 35 Watt, accanto a due altri modelli della famiglia Ultra Low Voltage con TDP pari a 17 Watt destinati all'utilizzo in sistemi Ultrabook di seconda generazione. Nella tabella seguente abbiamo riassunto le specifiche tecniche dei processori Ivy Bridge per sistemi notebook ad oggi disponibili:Soffermiamo la nostra attenzione sul modello Core i7-3520M, in quanto è integrato nel notebook Toshiba Tecra R950 oggetto dell'analisi di queste pagine. Questa CPU, come già segnalato, è dotata di due core abbinati a tecnologia HyperThreading, con una cache di terzo livello o, per restare nella terminologia utilizzata da Intel, di ultimo livello in quantitativo di 4 Mbytes. Il TDP è pari a 35 Watt, valore che identifica questo processore come di tipo standard per sistemi notebook, mentre la frequenza di clock di default raggiunge i 2,9 GHz, ferma restando la possibilità di raggiungere i 3,4 GHz massimi con tutti i core occupati e i 3,6 GHz con un solo core in uso attraverso tecnologia Turbo Boost.

Un processore di questo tipo non può competere con le proposte Ivy Bridge quad core con quelle applicazioni che sfruttano tutti i core a disposizione; comportamento differente si verifica invece nel momento in cui il sistema viene utilizzato con applicazioni non di questo tipo, in quanto la frequenza di clock di default e i valori molto elevati raggiungibili via tecnologia Turbo Boost possono fare la differenza dal punto di vista prestazionale.Oggetto dell'analisi di queste pagine è il notebook Toshiba Tecra R950, soluzione che abbina il processore Intel Core i7-3520M con una GPU discreta AMD Radeon HD 7570M. Onboard sono presenti ben 16 Gbytes di memoria DDR3-1600, mentre lo schermo da 15,6 pollici di diagonale ha risoluzione massima di 1600x900 pixel. Si tratta di un sistema che si posiziona nel segmento di fascia media del mercato, caratterizzato da una CPU dual core di buona potenza di calcolo complessiva che rinuncia al sottosistema video HD 4000 integrato nella CPU Intel preferendo a questo un chip video discreto di AMD, soluzione non di certo top di gamma ma indubbiamente preferibile dal punto di vista prestazionale e della compatibilità software con i giochi alla GPU Intel.

Nel corso della prima settimana di questo mese, più precisamente in data 3 Maggio, il colosso coreano della telefonia mobile Samsung ha annunciato attraverso uno specifico evento in quel di Londra quello che sarà il proprio terminale top di gamma per i prossimi tempi. La soluzione annunciata succede all'attuale Galaxy S II e prende ovviamente il nome di Samsung Galaxy S III.I rumors e le indiscrezioni susseguitesi nei mesi precedenti all'annuncio hanno fatto sì che l'attesa nei cofronti della soluzione del produttore orientale crescesse a dismisura fino a raggiungere livelli paragonabili a quanto spesso reggiunto da uno dei suoi più agguerriti e famosi concorrenti, ovvero iPhone di Apple. L'attesa creatasi intorno a questo terminale non è tuttavia altro che la naturale conseguenza del lavoro svolto dalla stessa Samsung nel corso degli ultimi anni, nei quali è riuscita a imporsi come premium brand anche nel mondo della telefonia mobile.Annunciato come lo smartphone "a misura d'uomo" e pensato per rispondere il più semplicemente e intuitivamente possibile a tutte le esigenze dell'utente, Galaxy S III, come lecito aspettarsi da un device di questo rango, porta in dote una scheda tecnica ricca di soluzioni di primo livello e tecnologicamente avanzate anche sotto il punto di vista del software che le gestisce.

Il nuovo smartphone dell'azienda coreana è basato sul sistema operativo Android nella sua ultima versione Ice Cream Sandwich e annovera tra le sue caratteristiche hardware di maggior rilievo un processore quad-core di produzione della stessa Samsung che, per mantenere fede alla nomenclatura fino ad ora adottata, prende il nome di Exynos 4 Quad.Processore Exynos che è accompagnato da 1 GB di memoria RAM e 16, 32 o 64 GB di ROM a seconda del taglio di memoria scelto al momento dell'acquisto. Memoria dedicata allo storage che, in ogni caso, rimane espandibile grazie alla compatibilità con le schede di memoria microSD e che può essere ulteriormente espansa per frutto dei 50 GB messi gratuitamente a disposizione su Dropbox per i primi due anni a seguito dell'acquisto.

Uno dei maggiori punti di forza di questo terminale è poi sicuramente costituito dal display Super AMOLED HD da 4,8 pollici che raggiunge una risoluzione di 1280x720 pixel e una densità di 306 pixel per pollice. Completa anche la compatibilità con le principali connessioni, si passa da GSM/GPRS/EDGE a HSPA+ 21 Mbps ma non mancano nemmeno WiFi a/b/g/n, GPS/GLONASS, Bluetooth 4.0 e Near Field Communication.Di seguito troviamo una tabella nella quale riportiamo le principali caratteristiche hardware e software della soluzione in questione.Pentax ha annunciato la nuova reflex digitale di categoria intermedia, modello K-30. Erede del modello K-r, la nuova K-30 si presenta con un corpo macchina compatto, leggero e resistente a spruzzi e polvere, grazie a 81 guarnizioni disposte in tutti i punti sensibili. La presentazione di questo modello è importante per l'azienda, in quanto va ad aggiornare la propria gamma con un modello atteso dagli appassionati del marchio.

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  2. http://blogs.elle.com.hk/akkusmarkt/
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